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UN ANNO DI LAVORO INSIEME



               AI CONTROLLORI UCRAINI.


               UNA STORIA DI AMICIZIA




       2       di Fabio Olivetti responsabile Training Center




                      olte cose succedono nelle nostre vite      le strade non sono meno frequenti di quelli che ha
                      lavorative.                                sentito a Kiev.
              MMa, di sicuro, guardare negli occhi dei           Mi sembra di sentire una storia antica. Una storia
               colleghi stranieri che pochi giorni prima erano sotto   che non potesse mai più ripetersi nella “modernità”.
               le bombe, non è un’ipotesi che avevo messo in conto.   Ed invece è successo. E mi fa ancora più capire
               Ed invece in una caldissima giornata nel giugno 2022   la  complessità  della  “grande  storia”.  Quella  che
               vedo arrivare cinque colleghi ucraini in un albergo   leggiamo sui libri.
               alla periferia di Forlì.                          Oleg mi parla senza paura. Oleg sorride. Ed anche “le
               Da pochi giorni, noi di ENAV, gli abbiamo confermato   due Kateryna”, e Olena sorridono. Volodymyr “Vova”
               che possono raggiungerci. E che costruiremo per loro   mi sembra più pensieroso. Ha due figlie in Polonia
               un percorso professionale che li farà entrare nella
               nostra società.
               Il percorso è pieno di incognite. Di fatti amministrativi
               complessi  da  sistemare.  Di  certificazioni  tecnico-
               operative  da  verificare  e  allineare  alla  normativa
               comunitaria.
               Uno di loro, Oleg, quando lo saluto nell’albergo dove
               è appena arrivato, mi dice che è molto felice.
               “Fa molto caldo” mi dice sorridendo. E poi mi
               racconta che con lui ci sono sua moglie e il suo
               bimbo, di meno di un anno, che con loro ha fatto
               quasi  15  ore  di  macchina  per  arrivare  fin  qui.  E
               che i primi chilometri sono stati un po’ pericolosi.
               Perché piovono bombe ogni tanto. E gli allarmi lungo



       Mensile del Gruppo ENAV
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