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e non sa ancora se lo raggiungeranno insieme alla
moglie, o se per lui inizierà un periodo in cui gli
amori della sua vita rimarranno lontano da lui. La
sua casa è Odessa, una magnifica città con complesse
stratificazioni storiche e un porto commerciale di
grande importanza sul Mar Nero.
Ma poi anche lui trova la forza e la freddezza di
iniziare a capire come trovare una casa, come
convertire la sua patente, come fare una scheda
telefonica italiana.
Le piccole cose. Quelle che nella vita di tutti i giorni
ci sembrano banali. Non lo sono quando la “grande
storia” travolge i nostri giorni. E ti catapulta in un
contesto nel quale più che cambiar nazione hai,
forse, la sensazione di aver cambiato Pianeta. raccontava quanto piacesse al figlio di meno di un
Colori diversi. Fonemi diversi. Un clima che non hai anno l’acqua calda di Lido Adriano. Bassa per tanti
mai sentito sulla tua pelle. Le amicizie di sempre sotto metri. E tanto tanto più calda del loro mare.
UN ANNO DI LAVORO INSIEME le bombe. E gli amori che faticano a raggiungerti. Un giorno ci hanno chiesto se potessimo organizzare
Come facevano a sorridere quei cinque ragazzi?
una gita tutti insieme. Gli chiedemmo di scegliere
il luogo. E scelsero Venezia. E dentro un “bacaro”
Spero di non saperlo mai. Perché significherebbe
AI CONTROLLORI UCRAINI. dover tirar fuori la forza che la “grande storia” ha abbiamo brindato ai nostri giorni. E ai giorni futuri,
sperando nel chiarore della pace.
chiesto loro.
UNA STORIA DI AMICIZIA Quelle che nella vita di tutti i giorni
Le piccole cose.
ci sembrano banali. 3
Non lo sono quando
la “grande storia”
travolge i nostri giorni
Kateryna, la più bassa delle due, ha un inglese Ma la pace non è arrivata. E non arriva.
perfetto. E nei primi tempi fa da collante in questa Il figlio di Oleg, Artyom, questo è il suo nome, nel
samarcanda di suoni slavi e latini che si mescolano. frattempo cresce. Mi chiedo spesso cosa sarà nel suo
Abbiamo iniziato a conoscerci in quel giorno ricordo di adulto questo tempo presente.
di giugno. E ogni giorno che è passato ci siamo Quella mattina alla Questura di Forlì in cui li
conosciuti meglio. Ogni mattina abbiamo forse tutti accompagnai per ritirare i permessi di soggiorno,
sperato che la tragedia potesse di colpo finire. E Artyom giocava con i miei occhiali da sole. Ed anche
questi cinque ragazzi ci potessero salutare e tornare lui sorrideva tanto.
nella loro normalità. Questa storia professionale non è stata affatto una
Ma non è successo. storia principalmente professionale. È stata, ed è, una
Li abbiamo “impegnati” con 600 ore di formazione storia di sorrisi che cercano di farsi forza a vicenda, di
di Initial Training. pensieri bui da ricacciare in fondo alle scale.
280 ore al simulatore in ambiente full-size e poi… ci È una storia che, magari, tra tanti anni sarà in
sono stati altri giorni al simulatore. In aula. una fotografia sbiadita sulla scrivania di Artyiom,
Ma anche 400 ore di addestramento on the job a ricordargli del “suo tempo in Italia”. Un tempo
presso Padova ACC. d’amicizia.
Ovviamente hanno affrontato un corso di italiano Spero possa vedere quella foto con l’impudenza del
base e si sono “meritati” la certificazione di suo primo giorno in Italia. E la nostalgia dell’ultimo.
competenza linguistica inglese certificata con EAPT. A proposito sapete come è andata alla fine: 3 di loro
E nel frattempo ci sono stati i weekend alla fine sono stati abilitati presso Padova ACC mentre gli
dei quali Oleg, il più chiacchierone dei cinque, mi altri 2 sono a supporto presso il Training Center.
giugno 2023