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BIlancio di esercizio di ENAV S.p.A.

ENAV ha, altresì, provveduto a costituirsi parte civile all’udienza preliminare nel
procedimento penale pendente nei confronti di ex Presidente del Consiglio di
Amministrazione di ENAV, di ex dirigente di ENAV e di vertici di società terza, ex
fornitrice della controllata Techno Sky, per i reati di cui agli artt. 81, 319 e 321. A tale
procedimento è stato riunito il procedimento a carico di altro ex dirigente di ENAV,
imputato per i medesimi reati, in relazione al quale la Società si è costituita parte
civile. Tutti gli imputati sono stati rinviati a giudizio innanzi al Tribunale e si è tenuta
l’udienza di costituzione delle parti.
A quanto consta prosegue il procedimento penale nei confronti di ex dirigente
della società per il reato di cui all’art. 378 c.p. a seguito della notifica all’imputato
in data 29 agosto 2013 dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art.
415 bis c.p.p.
Risulta ancora pendente in fase di indagine preliminare il procedimento penale nei
confronti,tra gli altri,di vertice di ex società di progettazione edilizia,ex amministratore
delegato ed ex consigliere di amministrazione di ENAV nonché vertice di società
subappaltatrice di fornitore di ENAV con riferimento ad ipotesi di reato di cui all’art.
110 c.p., art. 7, commi 2 e3, L. 195/1974 e art. 4, comma 1, L. 659/1981, oltre che per
il reato di cui all’art. 8, L. 74/2000, con eccezione dell’ex Amministratore Delegato
che risulta indagato per il reato di cui all’art. 323 c.p.- con specifico riferimento a
subappalti inerenti il contratto per l’ammodernamento dell’Aeroporto di Palermo.
La Società ha conferito incarico per l’esperimento delle valutazioni propedeutiche
all’adozione di iniziative di tutela, ancora in corso.
Anche a seguito dell’avvenuta definizione con sentenze di patteggiamento dei
procedimenti penali per reati emersi nel contesto dell’indagine avviata dalla
Procura della Repubblica di Roma negli anni 2010/2011, a carico di ex consiglieri
di amministrazione, ex vertici di cessati fornitori, ex vertici e dirigenti e consulenti
di società terze, ENAV ha intrapreso iniziative stragiudiziali, tuttora in corso,
propedeutiche alle azioni finalizzate a conseguire il ristoro dei danni, anche
all’immagine, cagionati a ENAV.
Risulta definito con sentenza il procedimento penale instaurato a seguito della
denuncia querela sporta dalla Società in relazione a illecita sottrazione di beni e
materiali di ENAV in deposito presso magazzino di terzi.
Nell’ambito del procedimento in questione la Società si è costituita parte civile nei
confronti di amministratore di fatto della società di deposito per il reato di cui all’art.
646 c.p. ed il Tribunale con sentenza del 16 febbraio 2015 ha dichiarato l’imputato
colpevole tra l’altro del reato di cui all’art. 646 e lo ha condannato, riconoscendo la
continuazione con altri capi di imputazione allo stesso contestati alla pena finale pari
ad anni 6 e mesi 6 di reclusione ed Euro 3.000 di multa.
Il Tribunale ha, altresì, disposto una provvisionale immediatamente esecutiva, pari a
1 milione di euro, in favore di ENAV, rinviando ad altra sede per la liquidazione del
maggior danno subito da ENAV. Con riferimento ad uno solo dei capi di imputazione
è stata emessa sentenza di non doversi procedere in ragione dell’intervenuta
remissione della querela e relativa accettazione della stessa. Infine, in relazione ai
residui capi di imputazione l’imputato è stato assolto con la formula perché il fatto
non sussiste.

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