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CTA ucraini:
EDITORIALE
benvenuti nel Gruppo ENAV
di Alberto Valentini responsabile Operational and Technical Training
24 febbraio 2022: in Italia eravamo ancora impegnati a uscire della pandemia, stavamo
preparando la completa ripresa delle attività sociali e lavorative. Noi di ENAV eravamo fiduciosi
in una crescita importante del traffico aereo e ci stavamo preparando a riprendere tutte le attività
operative ma… a qualche centinaio di chilometri di distanza iniziava una guerra alla quale tutti non
volevamo credere.
Su sollecitazione delle organizzazioni e delle associazioni Un anno di lavoro per
internazionali e nazionali, ci siamo attivati anche noi di un obiettivo diverso dai soliti,
ENAV.
A metà marzo ci siamo messi in azione per raccogliere si fa fatica a riassumere
le possibili richieste di aiuto, prendendo in considerazione tutto quello che c’è stato
anche un possibile impiego presso una delle nostre strutture.
Prendiamo le richieste giunte e identifichiamo alcuni dietro le quinte,
colleghi ucraini disponibili ad accettare aiuto e sostegno in un lungo percorso
Italia. All’inizio sembra tutto complicato. Quanti ne possiamo
ospitare? Come facciamo a decidere? Questa forse è stata che ha impegnato
la cosa più difficile. E ancora, come possiamo impiegarli in tutta ENAV
ENAV?
I primi di maggio mettiamo in piedi un gruppo di colleghi tra Operations e HR e partiamo con i
primi colloqui. Il piccolo gruppo di dipendenti ENAV si allarga, alla fine ne conto circa venti e vengono
coinvolte molte altre strutture aziendali. Durante gli incontri in presenza e le numerose “call su
Teams” proviamo ad immedesimarci su cosa provano, sulle loro aspettative, su come stanno reagendo 1
alla situazione terribile di essere fuggiti dal loro paese, ma non ci riusciamo, per noi una situazione
del genere non è immaginabile. Si decide di garantire ospitalità anche ad eventuali familiari.
Durante tutte queste attività di predisposizione dell’accoglienza, decidiamo di alzare la posta in
gioco e di provare a chiedere ad Enac la conversione delle loro licenze CTA, per un possibile impiego
operativo in frequenza. Partono i coordinamenti con l’Ente, si studia un percorso e si trovano soluzioni
percorribili, attuabili e sostenibili per tutti gli attori in scena.
Il 9 giugno 2022, cinque CTA ucraini con i propri familiari arrivano in Italia: sono venti persone
in tutto. Ci siamo fatti carico dell’ospitalità per i primi mesi, li abbiamo avviati a dei percorsi di
addestramento, concordati con Enac, prima presso il Training Center e poi successivamente presso
Padova ACC. Tutti i colleghi ENAV coinvolti, di Forlì e Padova, hanno supportato tutto il gruppo per
le esigenze di assistenza in Italia (casa, scuole per i bambini, permessi di soggiorno), un vero lavoro di
squadra per lo più fuori orario di lavoro.
Il 9 giugno 2023, dopo un anno di lavoro al progetto, di coordinamenti interni ed esterni, di
riunioni, di documentazione e formazione tradotta in inglese, di accordi con
Enac, cinque colleghi ucraini sono stati assunti in ENAV. Per tre di loro c’è stata
la possibilità di conversione della licenza ATCO ucraina in quella italiana e la
possibilità di impiego in linea operativa presso l’ACC di Padova, per gli altri
due è iniziata una collaborazione lavorativa presso il Training Center di Forlì.
Un anno di lavoro per un obiettivo diverso dai soliti, si fa fatica a riassumere
tutto quello che c’è stato dietro le quinte, un lungo percorso che ha impegnato
tutta ENAV, ma che non ha tolto o sottratto niente al nostro lavoro quotidiano.
In Europa lo abbiamo fatto solo noi, abbiamo parlato poco, ma abbiamo fatto
molto.
Dopo un anno, se ci guardiamo indietro, ci rendiamo conto che abbiamo
fatto molto e dai colleghi ucraini abbiamo ricevuto quanto di più bello si possa
ricevere, una semplice parola: GRAZIE! Pronunciata in italiano ha un valore
eccezionale che ci ha ripagato del lavoro e dell’impegno, certi che sia stata la
cosa giusta da fare.
giugno 2023