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GIORNATA INTERNAZIONALE


               DEL CTA



               NE PARLIAMO CON


               CLAUDIO BOZZA ROMA ACC






                  l 20 ottobre scorso è stata la Giornata internazionale del Controllore del Traffico Aereo, una ricorrenza
                  istituita nel 1961 a livello mondiale.  Claudio Bozza, 58 anni e CTA ENAV da oltre 29 anni. Cosa
               Irappresenta per te questa ricorrenza?
               È senza dubbio una giornata particolare. È una giornata utile a far conoscere la nostra professione e la storia di
               noi Controllori che siamo stati e saremo parte integrante dello sviluppo del traffico aereo internazionale.
               Cosa si prova ad essere controllore?
               Facciamo un lavoro che è prima di tutto passione. C’è l’orgoglio di quello che si fa in Torre o in sala ACC, orgoglio
               per le sfide che ti pone questo lavoro ogni giorno (o notte…). Insomma, gioia e passione.
               Chi è un controllore di volo?
               È una persona normale come tante ma dal carattere forte e con una personalità spiccata utile per affrontare
               questo “nostro mondo”. Ma la passione rimane la caratteristica principale.
               È impegnativo essere un controllore di volo?
               Molto, soprattutto a livello mentale. Orari, turni che incidono anche sulla vita privata, sulla famiglia. E magari
               dopo un turno impegnativo, devi avere la capacità di “stabilizzarti” per affrontare la vita quotidiana. Poi per gli
               “anziani” come me c’è anche la “stanchezza” fisica dei turni di notte. (cosa che, quando si è giovani non subisci…).
       6       Qual è il punto di forza di un controllore?
               Determinazione e risolutezza nel risolvere i “problemi” che sono sempre dietro l’angolo.
               In tutti questi anni hai mai pensato che fossi responsabile di centinaia di vite umane?
               Lo penso ogni giorno da sempre. Ogni volta che metto le cuffie, che sono in sala. Avverto una grande responsabilità
               nel “gestire” voli con tutti quei passeggeri…
               Ci racconti un episodio da te vissuto in questi anni con le “cuffie” che possa racchiudere cosa è un controllore?
               La soluzione alle situazioni critiche che si manifestano è l’esempio di cosa è un controllore. È in questi casi,
               comunque, che emerge il team e il lavoro di squadra. Ma un controllore è anche colui che sapendo che c’è un
               controllore  collega  in  volo  per  la  luna  di  miele  avverte  il  comandante
               dell’aereo di fargli gli auguri dall’altoparlante e lui, tra gli applausi dei
               passeggeri, “vergognandosi” non si mostra e fa finta di nulla (risata…)
               Cosa ti mancherà del “tuo” mondo da controllore quando andrai in
               pensione?
               Già lo so. Mi mancherà l’ambiente di lavoro ed i colleghi. Sono sempre
               andato al lavoro con piacere. Faccio quello che ho sempre desiderato.
               Essere CTA è un lavoro dove si è soli oppure…?
               Assolutamente non si è mai soli. Anzi non si deve! È un lavoro di team. Lo
               si fa insieme per ottenere il miglior risultato per la comunità.
               Consiglieresti ad un giovane di diventare CTA?
               Si.  Se  ha  la  passione,  che  ho  sempre  menzionato  in  questa  intervista,
               consiglio questo nostro lavoro. Altrimenti il carico di lavoro diventa un
               peso non indifferente.


               Il 20 ottobre ricorre la Giornata internazionale
               del Controllore del Traffico Aereo, una ricorrenza
               istituita nel 1961 a livello mondiale




       Mensile del Gruppo ENAV
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