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FIR DI MOGADISCIO:
SPAZIO AEREO
SOTTO CONTROLLO
14 di Maurizio Salvestrini responsabile Safety
È sarebbero risultate plausibili solo se effettuate da
la tarda serata del 17 febbraio 2024 quando ad
un Boeing 787 della compagnia israeliana El
Mogadiscio ACC tramite il sistema data-link (il
Al partito da Phuket (Thailandia) e diretto a Tel
Aviv (Israele) viene chiesto di scendere di livello e CPDLC: Controller–pilot data link communications) con
oppure tramite specifici numeri telefonici satellitari
seguire una rotta diversa da quella stabilita. (SATCOM).
Niente di insolito, se non fosse che l’indicazione arriva Proprio grazie alla catena di allerta attivata,
durante il sorvolo del nord della Somalia, l’attuale comandante e primo ufficiale del volo El Al hanno
Somaliland. dapprima compreso come la richiesta di discesa
Proprio per quell’area, già nel lontano ottobre del 2018, fosse originata da un’interferenza illecita e poi
EASA aveva emesso un Conflict Zone Information semplicemente scelto di non seguirla, continuando
Bulletin (il numero 2017-05R3) per avvisare gli su rotta e livello pianificati.
operatori dei rischi connessi al sorvolo, poi così ripreso Ma il caso del B787 israeliano è stato solo il primo:
e rilanciato a fine marzo 2024 dal Notam A0022/24:
“Unlawful VHF interference on freq 132.5 MHz and 118.7
MHz within 150NM centered on position Harga (093121N
0440530E). Flights within this area should not expect level
change unless in contact with Mogadishu ACC via CPDLC
(HCSM) or the following Satcom numbers”.
In poche parole, ai voli che si fossero trovati entro un
raggio di 150 miglia nautiche dalla posizione Harga
(riconducibile ad Hargheisa, capitale del Somaliland)
veniva paventata la possibilità di interferenze illecite
sulle frequenze 132,5 MHz e 118,7 MHz. Per tale
ragione, eventuali richieste di cambio di livello
Mensile del Gruppo ENAV