Page 14 - cleared_giugno_2025
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“NON HO BISOGNO DI UNA



               GIORNATA CELEBRATIVA.


               HO BISOGNO CHE NON CI


               SIA PIÙ UNA GIORNATA



               CELEBRATIVA”





               Intervista a Giulia C., Ingegnere elettronico
               G                                                 riduciamo il tutto ad un fatto individuale, quando
                      iulia,  ogni  anno  si  moltiplicano  eventi,
                      campagne e giornate dedicate alle donne
                                                                 invece lo si deve affrontare in maniera strutturale.
                                                                 serve essere coerenti, e non solo creare modelli da
               pensi? nella scienza e nella tecnologia. Cosa ne   Serve che l’azienda crei contesti e ambienti favorevoli,
               Sono critica e allo stesso tempo sfiduciata. Le giornate   seguire. Se dopo il panel sulla “ragazza che ce l’ha
               celebrative rischiano di diventare una moda, un   fatta” torno in un ufficio e vedo che le donne sono
               fenomeno che possiamo definire “marketing della   senza potere decisionale, senza supporto, senza
               diversità”. Succede ogni volta che si avvicina la   parità salariale, allora quella celebrazione risulta fine
               “Giornata delle donne nella scienza” o quella “per la   a sé stessa e distrae.
               parità di genere”.                                L’azienda ovviamente non può da sola rappresentare
       12      Il film l’ho già visto. Panel con speaker selezionate,   la soluzione, spesso è il terminale dove i problemi
               video motivazionali montati con le stesse frasi:   si manifestano, il discorso è più ampio, l’azienda è
               “le  donne  possono  tutto”,  “rompere  il  soffitto  di   parte di un “sistema socio-culturale”, i percorsi
               cristallo”, ecc. ecc. Qualcuno analizzerà l’elenco delle   scolastici fin dalle scuole primarie esercitano un ruolo
               donne STEM e mi chiederà se voglio partecipare a   fondamentale nell’esprimere modelli e professioni
               un’iniziativa per “ispirare le giovani ragazze”. E poi   che non siano “esclusivi” da un punto di vista di
               tutto tornerà esattamente com’era.                opportunità.
               Non voglio dire che sono contraria all’idea di
               celebrare le conquiste ottenute e creare iniziative.
               Le questioni sono più complesse, sono sistemiche e
               quotidiane non possono ridursi ad un solo esercizio di
               comunicazione. Non voglio essere un hashtag e fare
               da testimonial, quello che desidero è essere messa
               nelle condizioni di incidere.

               Dov’è il problema allora?
               Il problema, ripeto, non è la giornata in sé, serve anche
               ricordarlo. Il problema è che poi troppe aziende, e
               istituzioni, si fermano lì. Smarcano il “task”, pensano
               di aver fatto la loro parte e arrivederci tra un anno.
               Una narrazione più estetica che etica.

               Non  pensi  però  di  esagerare  e  apparire  troppo
               pessimista,  i  momenti  simbolici  servono  per
               ispirare, specialmente le ragazze più giovani?
               Ispirare non basta più. E non basta nemmeno dire
               “Se ce l’ha fatta lei, puoi farcela anche tu”. Altrimenti



       Mensile del Gruppo ENAV
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