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assimilabili ai velivoli dell’aviazione commerciale. In
questo contesto ENAV, in cooperazione con Leonardo,
CIRA e DeepBlue, ha guidato nel luglio scorso gli
esercizi di validazione, le cui sessioni finali sono
state eseguite grazie all’utilizzo di una piattaforma
distribuita su 3 centri: il sistema ATC presso la sede
di LEONARDO a Roma e tre simulatori remoti (di
cui due RPAS ed un velivolo manned) connessi con
le sedi di Leonardo Torino e del CIRA (Centro Italiano
Ricerche Aerospaziali) di Capua. L’esercizio ha
previsto l’esecuzione di una serie di scenari operativi
in cui sono stati validati casi nominali e di contingenza, quali ad esempio la perdita di comunicazione tra pilota
remoto e controllore e di perdita del link di comando e controllo tra velivolo remoto e stazione di controllo. Il
personale operativo di ENAV ha pienamente supportato il progetto durante l’intero sviluppo dello stesso, dalla
definizione iniziale dei concetti e dei requisiti fino alle attività di simulazioni conclusive. ENAV ha inoltre messo
a disposizione gli pseudo-pilots che hanno agito pilotando sia i velivoli simulati generati dall’air traffic generator
di Leonardo sia uno degli RPAS. Gli scenari operativi sono stati focalizzati sull’area terminale di Brindisi ed in
particolare sono stati eseguiti casi d’uso relativi all’esecuzione di SID e STAR sull’aeroporto di Bari da parte di
uno o più RPAS in condizioni nominali e di perdita del link di comando controllo e comunicazione, con risultati
estremamente promettenti relativamente all’applicazione delle procedure proposte.
Le analisi di Human Performance, guidate da Deep Blue, hanno evidenziato in dettaglio l’impatto delle varie
situazioni proposte sia dal punto di vista del controllore, sia con analisi orientate al pilota remoto.
Tra i benefici attesi dal progetto rientrano sicuramente la validazione di metodi e strumenti tecnico-operativi
atti a favorire l’inserimento degli RPAS nel Cielo unico europeo definendo requisiti, procedure e standard per
consentire una baseline sicura e comune per l’Europa assicurandone la necessaria interoperabilità.
I risultati dell’esercizio di validazione forniranno interessanti spunti che saranno utili a molteplici applicazioni
che prevedono l’uso dei droni anche in attività operative in cui il Gruppo ENAV e le sue controllate sono 13
fortemente attivi come l’utilizzo dei droni per il Ground Check dei sistemi aeroportuali ILS in CAT III, in modalità
BVLOS (Beyond Visual Line Of Sight), dove la controllata Techno Sky è già operativa dal 2021.
Il regolare inserimento degli RPAS nello spazio aereo controllato consentirà, in un prossimo futuro, l’apertura
di nuove prospettive di business oltre che fornire nuovi possibili servizi alla comunità. È necessario, infine,
sottolineare come queste attività di ricerca, contribuiscano anche ai processi di regolamentazione e
standardizzazione per la completa realizzazione dell’interoperabilità dei sistemi di Air Traffic Management
(ATM) all’interno e all’esterno dell’Europa. Coordinato da Leonardo, il consorzio coinvolge 20 beneficiari
provenienti da 18 paesi in tutta Europa. In questo contesto, è stato co-finanziato dalla SESAR Joint Undertaking
nell’ambito del programma europeo HORIZON 2020.
ENAV ricopre nel progetto un ruolo di primo piano, è infatti
leader della soluzione denominata RPAS Integration,
volta alla definizione e alla validazione dei requisiti
tecnico/operativi per l’integrazione di lungo termine, in
aree terminali controllate a basso o medio traffico, dei
velivoli senza pilota a bordo di classe “certified”, quindi
con performances assimilabili ai velivoli dell’aviazione
commerciale. In questo contesto ENAV, in cooperazione
con Leonardo, CIRA e DeepBlue, ha guidato nel luglio
scorso gli esercizi di validazione.
settembre 2022

