Page 15 - cleared_03_2024
P. 15
• l’estate boreale è stata la più calda mai registrata; quel periodo dell’anno; inoltre, il minimo annuale in
• dicembre è stato il più caldo a livello globale, con una settembre è stato il sesto meno esteso.
temperatura media di 13,51°C, la più alta dal 1850.
Il caldo insolito del 2023 era previsto?
Temperature superficiali del mare: Sì e no. Sì, perché un anno così caldo era considerato
il ruolo di El Niño per certi versi inevitabile, a causa di una combinazione
Le insolite temperature dell’aria che hanno tra il persistente trend al riscaldamento climatico e il
caratterizzato il 2023 si riflettono in quelle superficiali verificarsi di El Niño. No, perché entrambi da soli non
dell’oceano, che tra aprile e dicembre sono state possono giustificare temperature così eccezionali, e ciò
le più alte mai registrate per quel periodo dell’anno fa supporre che ci sia stato il contributo di alcuni fattori
(nel set di dati ERA5*), anche per il contributo dato non prevedibili, ancora oggetto di indagine scientifica.
da El Niño Southern Oscillation (ENSO). L’ENSO è un Sono stati identificati altri forzanti che potrebbero aver in
fenomeno climatico naturale periodico che vede le piccola parte concorso alle anomalie termiche aberranti
acque del Pacifico tropicale centrale e orientale passare descritte finora: si tratta dell’aumento del vapore acqueo
da condizioni più fredde (La Niña) a condizioni più stratosferico dovuto all’eruzione nel gennaio 2022 del
calde (El Niño) rispetto alla media. Queste oscillazioni vulcano Hunga Tonga-Hunga Haʻapai, la riduzione
sono in grado di influenzare le temperature e i degli aerosol dovuta alla diminuzione delle emissioni
“pattern” meteorologici in tutto il globo. A seguito di anidride solforosa da parte del trasporto marittimo, e
della conclusione dell’evento di La Niña, avvenuto in l’avvicinarsi dell’attuale ciclo solare al suo picco.
corrispondenza dei primi mesi del 2023, si sono andate
velocemente a sviluppare le condizioni opposte, e dal Quali sono le aspettative per il 2024?
mese di luglio (Fig.2) El Niño si è ulteriormente rafforzato Le previsioni emesse dal Met Office suggeriscono che il
fino al termine dell’anno. Tuttavia, il passaggio a El Niño 2024 potrebbe essere ancora più caldo del 2023, infatti
da solo non è sufficiente per spiegare l’aumento delle è probabile possa concludersi con una temperatura
temperature medie superficiali degli oceani nel 2023, media superiore di 1,5°C rispetto al livello pre-
poiché questo incremento è stato registrato anche in industriale. La speranza è che presto sempre maggiori
regioni non interessate da tale fenomeno, come ad Società e Istituzioni seguano l’esempio e l’impegno 13
esempio il Mediterraneo. concreto del Gruppo ENAV dimostrato con il progetto
societario orientato ad una piena carbon neutrality delle
Gas Serra emissioni generate dalle attività aziendali.
Le concentrazioni di gas serra nel 2023 hanno raggiunto
i livelli più alti mai registrati nell’atmosfera secondo il
Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS).
In particolare, l’anidride carbonica e il metano, in larga
parte prodotti da attività antropiche, hanno conservato
il trend all’aumento osservato negli ultimi anni. Infine
la stima delle emissioni globali di carbonio prodotte da
incendi boschivi è aumentata del 30% rispetto al 2022,
soprattutto a causa dei persistenti incendi boschivi in
Canada, quasi sempre di origine dolosa, ma alimentati
anche da condizioni di siccità e caldo anomalo.
Ghiaccio marino
Il 2023 è stato un anno da dimenticare anche per
l’estensione dei ghiacci polari. In Antartide l’estensione
del ghiaccio ha raggiunto i minimi storici di estensione
per il corrispondente periodo dell’anno in ben 8 mesi,
con febbraio al minimo assoluto.
Nell’Artico l’estensione del ghiaccio marino al suo picco Fig.2: Anomalia della temperatura superficiale del mare
per il mese di Luglio 2023 relative alle medie del periodo di
annuale di marzo è stata tra le quattro più basse per riferimento 1991-2020. Dati: ERA5. Fonte: C3S/ECMWF
(*) ERA5 è la quinta generazione di rianalisi ECMWF per la climatologia e la meteorologia degli ultimi
8 decenni. I dati sono disponibili dal 1940 in poi.
marzo 2024