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Temporali e fulmini
sta spostando verso l’entroterra toscano (si trat- L’ultima immagine (Fig.3) rappresenta invece la
ta della nube di maggiori dimensioni, che frequenza dei fulmini nella prima ora di formazione
muovendosi si è sfaldata al top e appare enorme), del temporale: a partire dall’1.45 Z la frequen-
e una nuova cella apparentemente piccola si sta za sale costantemente e attorno alle 2.15 Z la
formando vicino a Pisa. Già da questa immagine cella produceva più di 35 scariche elettriche ogni
si vede che questa nuova cella ha una caratteri- minuto! Una cella molto attiva, dunque.
stica abbastanza interessante: è un “Cold Ring
Thunderstorm”, ovvero un temporale ad anello
freddo. L’anello di temperature basse è ben visi-
bile sull’immagine scelta, rappresentato dal colore
arancione (sì, è vero, è anti-intuitivo, ma tant’è…).
In genere questi temporali sono accompagnati da
grandine, e sono abbastanza violenti.
Fig.3) Fulmini per minuto tra le ore 01.45 Z e le ore 03.00
Z all’interno della cella pisana.
Fig.1) Immagine satellitare del 24/08/2015 alle ore 2.30 Più una cella temporalesca è elettricamente at-
Z (cortesia AM). tiva, maggiori sono le correnti verticali al suo
interno; questo significa che la nube ha un’ener-
La figura 2 invece mostra tutte le scariche elet- gia maggiore, raggiunge temperature più alte
triche avvenute nell’arco di tempo nel quale si è in atmosfera e quindi produce maggiore quan-
sviluppato il temporale: un vero e proprio bom- tità di ghiaccio al suo interno, che poi cade
bardamento, più di 3000 fulmini in meno di 5 ore! violentemente al suolo, in gran parte scio-
gliendosi quando nella caduta raggiunge
Fig.2) I fulmini rilevati durante il temporale del 24 agosto temperature positive (pioggia), in parte rima-
2015 nella zona di Pisa nendo allo stato solido (grandine). Si tratta di
veri e proprio serbatoi d’acqua, con gocce e
ghiaccioli che vengono ingrossati dal continuo
urto cui sono sottoposti a causa delle forti cor-
renti ascendenti e discendenti e, più sono
grossi, maggiormente tendono a cadere al suo-
lo sulle zone dove si trovano sotto forma di forti
rovesci o grandinate. Secondo alcuni studi, il pic-
co della frequenza di fulmini denominati con IC,
che significa Intra Cluod, ovvero scariche elet-
triche che avvengono tra nube e nube (CG
significa invece Cloud to Ground, ovvero tra suo-
lo e nube), anticipa di qualche decina di minuti
il momento di maggiore violenza della cella, per-
mettendo così un monitoraggio preciso e un
sistema di allarme tempestivo verso gli Enti del
traffico aereo. n
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