Page 88 - ENAV ITA_Relazione Finanziaria Annuale 2014
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Note Illustrative del Gruppo ENAV 87
Il valore contabile delle attività materiali è sottoposto a verifica, per rilevarne
eventuali perdite di valore, qualora eventi o cambiamenti di situazione
indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste
un’indicazione di questo tipo e, nel caso in cui il valore di carico ecceda
il valore recuperabile, le attività sono svalutate ed iscritte al loro valore
recuperabile. Il valore recuperabile delle attività materiali è rappresentato
dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d’uso.
Per un’attività che non genera flussi finanziari ampiamente indipendenti,
il valore di realizzo è determinato in relazione all’unità generatrice di flussi
finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate
nel conto economico fra i costi svalutazioni e perdite di valore. Tali perdite
di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le
hanno generate.
Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici
futuri attesi dall’uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e
l’eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di
cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell’anno
della suddetta eliminazione.
Attività immateriali
Le attività immateriali sono attività identificabili, privi di consistenza
fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri e sono
iscritte nell’attivo al costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori
di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili per l’uso.
Le attività immateriali acquisite attraverso operazioni di aggregazione di
imprese quali l’avviamento sono iscritte al valore equo definito alla data
di acquisizione, se tale valore può essere determinato in modo attendibile.
Le attività immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si
rilevano nel conto economico dell’esercizio in cui sono state sostenute.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali a vita utile definita sono ammortizzate a quote
costanti lungo la loro vita utile stimata e sottoposte a test di recuperabilità
(impairment test) ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile
perdita di valore. La vita utile residua viene riesaminata alla fine di ciascun
esercizio o più frequentemente se necessario. Le variazioni della vita utile
attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all’attività
immateriale sono conseguiti dal Gruppo vengono rilevate modificando il
periodo e/o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle
stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con
vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo
coerente con la funzione dell’attività immateriale.
Gli utili o le perdite derivanti dall’alienazione di un bene immateriale sono
misurati come la differenza fra il ricavo netto di vendita e il valore contabile
del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell’alienazione.